Ciao sono Barbara Tomeucci

Si dice che il guru arriva quando sei pronto a riconoscerlo. La mia prima insegnante è stata mia nonna, grande ricercatrice spirituale che praticava yoga e possedeva una libreria di testi sullo yoga infinita, una vera rarità per quei tempi. A 16 anni lei mi iniziò allo yoga.

Per i successivi 10 anni ho seguito gli insegnamenti tradizionali dello hatha yoga e dello yoga in gravidanza. Poi, negli anni in cui ho vissuto a Milano ho incontrato la mia seconda insegnante: Piera Scarabelli. Ho seguito Piera per moltissimi anni, studiando in maniera approfondita gli Yogasutra di Patanjali, uno dei più importanti testi filosofici sui  principi fondamentali dello yoga tradizionale che lei aveva tradotto e commentato insieme a Massimo Vinti.

Piera era allieva di Andre’ Van Lysebeth, l’erede degli insegnamenti di Swami Sivananda e dei maestri dell’ashram di Rishikesh.

Ho voluto approfondire la mia pratica e la conoscenza dello yoga nei suoi aspetti fisici, energetici e  mentali e ho affinato la didattica seguendo il corso quadriennale della Federazione Italiana Yoga dal 2000 al 2004.

Durante quegli anni ho approfondito lo studio dei Veda, i testi sacri della tradizione indiana e in particolar modo delle Upanisad, i testi speculativi – più recenti rispetto ai Veda – riguardanti le nuove dottrine religiose e filosofiche dell’India insieme alla Bhagavad gītā che con le Upanisad è l’opera della antica letteratura religiosa indiana più conosciuta. Spinta dalla voglia di approfondire l’aspetto vibrazionale dei Mantra nella tradizione yogica, mi sono infine diplomata con una tesi sul significato e gli effetti della sillaba OM. Da allora sono iscritta all’albo insegnanti della Federazione Italiana.

Negli anni della mia formazione come insegnante ho incontrato il “Tantra Shivaita Kashmiro“ divulgato da Daniel Odier scrittore, tantrico e maestro Chan, seguendo i suoi  insegnamenti incentrati su pratiche di visualizzazione e danza di Shiva, un’emozionante forma di meditazione in movimento e da Eric Baret, allievo di Jean Klein, che integra la pratica degli āsana tradizionali dello hatha yoga con l’approccio tipico di ascolto corporale, profondo, vibrazionale, privo di  intenzione della tradizione tantrica.

Così l’insegnamento dello yoga è diventato la mia maggiore passione e occupazione. Nella mia scuola confluiscono gli insegnamenti dello yoga tantrico shivaita del Kashmir che arricchiscono la pratica dello hatha yoga tradizionale tanto nelle lezioni individuali e dedicate quanto nelle lezioni di gruppo dei corsi multilivello.

Seguo ancora oggi con passione i seminari dei miei guru Eric Baret e Daniel Odier e frequento i corsi di aggiornamento della Federazione Italiana Yoga.